mercoledì 1 luglio 2015

"Capriole", laboratorio sulla diversità

Capriole
I punti salienti di questo laboratorio (realizzato in compresenza con la Prof.ssa Lorena Mazzeracca) sono raccontati attraverso le parole di Noemi Bonotto, una mia alunna che ha scritto questo bell'articolo per il nostro Giornale di Istituto.
Il laboratorio espressivo è cominciato con la lettura di un libricino di Yuichi Kimura intitolato: "In una notte di temporale

L’autore giapponese ha raccontato lo strano incontro tra una capretta e un lupo, per farci riflettere su come si può essere uguali pur essendo diversi.
Questo breve racconto ci ha fatto pensare alle cose che accomunano tutti gli uomini, sui bisogni, i desideri, le speranze che sono di ognuno di noi, aldilà di qualsiasi differenza ci contraddistingua.
A dire la verità, avevamo già iniziato ad affrontare il tema della “diversità” perché ad ottobre avevamo incontrato Alice Bigli, della libreria “Viale dei Ciliegi” di Rimini, la quale ci aveva fornito una nutrita bibliografia di racconti per ragazzi su questo tema.
Questa è stata la spinta iniziale, ma il resto è venuto da sé ! Nei nostri incontri del giovedì pomeriggio sono nate le tre storie che abbiamo poi illustrato con una tecnica di manipolazione fotografica: dal testo siamo passati alle foto e poi, con un programma adatto, abbiamo elaborato l’immagine sovrapponendola agli sfondi che avevamo colorato in precedenza.
I primi frutti della nostra fantasia sono stati Marco e Giulia, due ragazzi che hanno la passione per la piscina. Poi, ha visto la luce una storia sui modelli che influenzano le ragazze e i ragazzi dei nostri giorni e, infine, abbiamo ripreso una storia di emigrazione che ci ha fatto discutere sulle differenze economiche.
I mesi di aprile e maggio sono stati dedicati alla lettura espressiva, al fine di riuscire a presentare i nostri lavori in maniera adeguata.
Ed eccoci, finalmente, pronti per il Forum dei ragazzi: emozionati ma soddisfatti per il risultato delle nostre fatiche!
Vi lasciamo un assaggio del nostro lavoro, il racconto “Capriole”, accompagnato dalle belle illustrazioni che abbiamo realizzato grazie all’aiuto del prof. Ruggero Cortese.
"Capriole"
Capriole

Solo la domenica mattina, mentre ancora gran parte della città dorme, la piscina sembra un luogo tranquillo: nessuna voce, nessun rumore, nessun suono avvolge la vasca.
L’odore, però, è inconfondibile, è quello del cloro che riempie l’ambiente, entra nelle narici e ci fa desiderare di essere al mare.
Marco si è alzato presto e ha deciso che, nonostante non si debba allenare, andrà a farsi una nuotata e magari si potrà divertire senza che nessuno controlli i suoi tempi o gli dia delle indicazioni tecniche.
A passi veloci si avvia verso il bordo della piscina, si toglie l’accappatoio e le ciabatte e si tuffa nell’acqua.
Solo quando riemerge si accorge che c’è già qualcuno nella vasca, nell’angolo opposto. La sua attenzione si sposta su di lei; sì… è di certo una ragazza che, però, non sta nuotando ma eseguendo dei movimenti nell’acqua: a volte si vedono emergere le sue gambe, altre le sue braccia. La guarda meglio e si accorge che la giovane sta roteando su se stessa come una trottola leggera che si muove nel vuoto, a volte esegue una capriola, altre volte una piroetta.
Marco, stupito, le si avvicina e, quando lei riemerge, la saluta.
L’atmosfera è strana: Giulia, questo è il nome della ragazza, pensava di essere sola ma si accorge che non le dispiace constatare che c’è qualcun altro lì nell’acqua assieme a lei e non le dispiace neppure che le rivolga la parola perché è gentile e i suoi occhi dietro gli occhialini appannati sembrano allegri.
Quando le domanda come riesce a muoversi in quel modo così agile e armonioso, Giulia risponde che è facile e che anche lui lo può fare.
La ragazza tende le braccia e invita Marco a seguire le sue indicazioni. Non ci vuole molto perché Marco impari a capovolgersi sott’acqua e a ruotare il suo corpo su se stesso.
I due giovani si muovono in sintonia, come due eleganti animali marini.
Il tempo passa e Marco deve andare via. Saluta Giulia e le dice che è stata proprio una bella mattinata e che dovrebbero incontrarsi nuovamente.
Anche Giulia è felice dell’incontro, saluta il nuovo amico che se ne sta andando, ma lascia cadere l’invito.
Marco esce dalla vasca, si infila l’accappatoio e le ciabatte e se ne va.
Anche Giulia si siede sul bordo della piscina e, ricevuto l’aiuto di un operatore, si siede sulla sua carrozzina e se ne va.

Ambienti e oggetti raccolti attraverso ricerche sul web
Riprese su sfondi neutri


Immagini elaborate: scontornate e posterizzate con GIMP

Sfondi ad acquerello e inchiostri
Sovrapposizione di figura e sfondo con GIMP

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